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Stazione Centrale: la grande porta d’ingresso di Milano

Qualunque sia il motivo per cui state venendo a Milano – per turismo, per lavoro, per inseguire un amore, per fare shopping o per iniziare una nuova vita – è molto probabile che la Stazione Centrale di Milano sia la prima cose che incontriate.

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Maestosa, caotica e labirintica, la Stazione Centrale è una porta d’ingresso che rende onore alla città. E’ un luogo di passaggio, percorsa senza sosta da viaggiatori di tutto il mondo, ma è anche un piccolo mondo fatto di venditori ambulanti, pendolari, skater e abitanti più o meno stanziali, che qui cercano rifugio, compagnia o solo un modo per passare il tempo.

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La prima cosa che colpisce – arrivando in treno ma anche giungendo a piedi da Viale della Repubblica – è senza dubbio la solennità dell’architettura, che la rende una delle più belle stazioni europee. Lo stile è un misto di Liberty, Art Déco e monumentalismo fascista, che qualcuno ha spiritosamente ribattezzato “Assiro-Milanese”.

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Camminare qui dentro vi farà sentire come Gulliver nel paese di Brobdingnag: tutto infatti è grandioso, dalle scalinate che portano ai binari ai soffitti altissimi, dalle statue che decorano l’ingresso ai tabelloni che annunciano i treni in arrivo e in partenza.

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Uno degli elementi più impressionanti della stazione – inaugurata nel 1931 su progetto di Ulisse Stacchini – sono sicuramente le tre grandi arcate in acciaio e vetro che proteggono i binari. Ancora più affascinanti quando la luce filtra dalle finestre e va ad illuminare i grandi pilastri di sostegno, che raggiungono un’altezza di 72 metri.

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Oltre alle tante, piccole vicende personali, negli anni la Stazione Centrale è stata anche testimone di momenti storici. Come la tragica pagina dell’Olocausto, che ha visto partire dal sotterraneo Binario 21 (che da anni sta aspettando di diventare un Memoriale) i treni diretti ad Auschwitz. Oppure la grande ondata migratoria del dopoguerra, con l’arrivo in città di persone provenienti da tutte le parti d’Italia, celebrata in pellicole famose come Rocco e i suoi fratelli Totò, Peppino e la Malafemmina.

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Negli ultimi anni la Stazione è stata completamente rinnovata, migliorando anche sotto il profilo della sicurezza. Oltre al restauro conservativo degli ambienti, sono stati realizzati un nuovo accesso con futuristiche scale mobili, una nuova biglietteria e soprattutto tanti negozi che la fanno assomigliare un po’ ad un centro commerciale.

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Ma nonostante questo non perde il suo fascino austero. Per questo, la prossima volta che vi trovate qui per prendere un treno vi consigliamo di riservate un po’ di tempo per ammirarne gli stucchi, i mosaici colorati, le bellissime prospettive dei binari, il via vai continuo di persone e valigie.

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Oppure potete cercare di vederla come la vediamo noi di Nuok, come un monumento al viaggio e ai viaggiatori, e forse è proprio per questo che ci piace così tanto.


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